Caos attorno alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 con il gip che ha stabilito “incostituzionale” il decreto ‘salva Olimpiadi’ del Governo.
Scossone per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 a poco più di novanta giorni dalla partenza. Il Tribunale di Milano ha ritenuto il cosiddetto decreto ‘salva Olimpiadi’ del Governo incostituzionale e ha deciso di mandare gli atti alla Consulta. La gip ha deciso di sospendere il giudizio in corso nei confronti degli indagati e i relativi termini di prescrizione fino alla data di definizione del giudizio.

Olimpiadi Milano-Cortina: i fatti
La questione legata a Milano-Cortina era partita lo scorso aprile, quando la Procura di Milano aveva chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sulla Fondazione Milano-Cortina, sollevando davanti alla gip Nobile la questione di incostituzionalità della norma del governo relativamente alla natura. In questo senso era da stabilire se fosse pubblica o privata. Questo avrebbe causato l’impossisibilità ai magistrati di procedere nell’inchiesta su corruzione e turbativa d’asta su presunte irregolarità negli appalti dei servizi digitali.
A seguito della richiesta erano due, fondamentalmente, gli scenari possibili: considerare privata la Fondazione e di conseguenza archiviare gli indagati, oppure dubitare della costituzionalità della legge e sottoporre la norma al vaglio della Consulta.
La decisione del gip: decreto incostituzionale
Ora la decisione del gip è arrivata con la giudice per l’udienza preliminare di Milano, Patrizia Nobile, che ha ritenuto appunto il cosiddetto decreto ‘salva Olimpiadi’ del governo incostituzionale mandando gli atti alla Consulta. La gip ha ritenuto, quindi, che la vicenda sollevata dalla Procura di Milano fosse “legittima” e dunque ha deciso di sospendere “il giudizio in corso nei confronti degli indagati e i relativi termini di prescrizione fino alla data di definizione del giudizio incidentale di legittimità costituzionale con restituzione degli atti al giudice procedente”. Inoltre ha disposto “l’immediata trasmissione degli atti del procedimento alla Corte Costituzionale”.